Reduci dal Festival di Sanremo, con il brano "L'amore è una dittatura", incluso nella raccolta Vivi si muore 1999-2019, pubblicata l'8 febbraio per festeggiare i vent'anni di carriera, col quale hanno convinto tutti. Anche sul palco del Teatro Ariston hanno confermato una coerenza e uno spessore fuori dal comune, senza snaturarsi e preservando la propria integrità artistica. Dal combat-folk degli esordi al mai scontato songwriting miscelato ai suoni alt-rock dei recenti lavori, Vivi si muore vuole essere una retrospettiva lucida e sincera, che accanto alle piccole hit del circuito alternativo non evita di lasciar spazio al lato più irriverente della band, quello grazie al quale si è ritagliata negli anni un importante spazio vitale, divenendo una delle più acclamate della propria generazione.